Giotto - Cappella degli Scrovegni |
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Gesù “non ci ha abbandonato nella povertà della nostra condizione umana, ma ci ha preceduto nella dimora eterna”: nel quarantesimo giorno di Pasqua celebriamo l’Ascensione del Signore, e come gli apostoli, siamo chiamati a contemplare nell’intelligenza della fede la gloria di Cristo Risorto.
La liturgia di questa solennità è orientata alla gioia e infonde in noi nuova speranza, che nasce dalla promessa di Gesù: “Vado a prepararvi un posto, perché siate anche voi dove sono io”. Nel mistero dell’Ascensione si svela il senso del nostro essere figli di Dio: “Nella pienezza della gioia pasquale ci disponiamo ad accogliere il dono dello Spirito Santo e ad annunciare il Vangelo a tutti gli uomini.