Iniziando
questo tempo santo predisponiamo il nostro cuore ed il nostro
spirito a ritrovarci più intimamente col Signore e vivere meglio i suoi
insegnamenti, per essere così maggiormente in grado di condividere
con i più poveri quello che abbiamo.
Preghiera
ü Visitare
frequentemente qualche chiesa per pregare
ü Accostarsi
al sacramento della Confessione
ü Pregare
il S. Rosario magari giornalmente
ü Partecipare
alla Messa, oltre la domenica, anche un altro giorno della settimana.
ü Leggere,
se possibile ogni giorno, un brano del Vangelo.
Penitenza
ü Essere
più tolleranti e rispettosi, e, nel caso, perdonare.
ü Mangiare
solo quando è il momento e con moderazione
ü Privarsi
dei dolciumi o sigarette e mettere quanto risparmiato nella “scodella
della solidarietà” (*)
ü Alzarsi
più presto e in fretta.
ü Sopportare
con pazienza le cose meno piacevoli che si presentano sul lavoro
e in famiglia
ü Decidere,
in famiglia, qualche privazione che permetta un apporto
generoso
alla “scodella della solidarietà”, per esempio non uscire a mangiare.
ü Usare con
moderazione i mezzi di comunicazione (cellulare, radio, computer…)
e togliere un po’ di TV, dedicando il tempo a curare maggiormente
le relazioni in famiglia
Carità
ü Visitare
persone malate, anziane o in carcere
ü Soccorrere
generosamente chi è più in necessità.
ü Fare
compagnia alle persone sole.
ü Portare
in parrocchia una raccolta generosa, frutto dei propri sacrifici e
delle privazioni realizzate in famiglia, durante la Quaresima
ü Pensare e
proporsi di fare opera di volontariato in Caritas, in Oratorio…
(*) Può essere un salvadanaio o anche una ciotola da
tenere a portata di mano dei componenti della famiglia per mettervi i
risparmi della Quaresima da destinare alle opere di carità della parrocchia.
Quanto messo da parte può essere portato in chiesa il giovedì santo alla messa
della Cena del Signore.
(Il parroco Padre Luigi)