Le letture della VIII domenica dopo Pentecoste secondo il rito ambrosiano, ci presentano un aspetto della figura di Gesù: “Il Figlio dell’uomo non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti”. L’insegnamento di Gesù rappresenta, per l’uomo di ogni tempo, la risposta concreta a qualsiasi desiderio di potere o tentativo di rivendicare un privilegio in ordine alla salvezza.
La sua Parola indica, senza possibilità di fraintendimenti, la via per quanti si dicono e desiderano essere autenticamente suoi discepoli: “Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti”.
Per questo, camminando nella carità, chiediamo che la celebrazione dell’Eucarestia “diventi per noi principio di vita nuova e doni al nostro spirito perenne fecondità di opere giuste”.
Prima lettura: Gdc 2,6-17; Salmo 105(106); seconda lettura: 1Ts 2,1-2.4-12; Vangelo: Mc.10,35-45.