MOSTRACI IL BENE, SIGNORE
Noi ti seguiamo, Signore Gesù,
ma tu chiamaci, perché ti possiamo seguire.
Nessuno potrà salire senza di te.
Tu sei la via, la verità, la vita,
la possibilità, la fede, il premio.
Aprici il cuore a quello che è veramente il bene,
il tuo bene divino,
«in cui noi siamo, viviamo e ci muoviamo».
Noi ci muoviamo, se camminiamo sulla via;
esistiamo, se rimaniamo nella verità;
viviamo, se siamo nella vita.
Mostraci il bene inalterabile, unico, immutabile,
nel quale possiamo essere eterni
e conoscere ogni bene:
in quel bene si trova la pace serena,
la luce immortale, la grazia perenne,
la santa eredità delle anime,
la tranquillità senza turbamento,
non destinata a perire ma sottratta alla morte:
là dove non vi sono lacrime
e non dimora il pianto,
dove i tuoi santi
sono liberati dagli errori e dalle inquietudini,
dal timore e dall’ansia, dalle cupidigie,
da tutte le sozzure e da ogni affanno corporale,
dove si estende la terra dei viventi.
(S. Ambrogio)
Noi ti seguiamo, Signore Gesù,
ma tu chiamaci, perché ti possiamo seguire.
Nessuno potrà salire senza di te.
Tu sei la via, la verità, la vita,
la possibilità, la fede, il premio.
Aprici il cuore a quello che è veramente il bene,
il tuo bene divino,
«in cui noi siamo, viviamo e ci muoviamo».
Noi ci muoviamo, se camminiamo sulla via;
esistiamo, se rimaniamo nella verità;
viviamo, se siamo nella vita.
Mostraci il bene inalterabile, unico, immutabile,
nel quale possiamo essere eterni
e conoscere ogni bene:
in quel bene si trova la pace serena,
la luce immortale, la grazia perenne,
la santa eredità delle anime,
la tranquillità senza turbamento,
non destinata a perire ma sottratta alla morte:
là dove non vi sono lacrime
e non dimora il pianto,
dove i tuoi santi
sono liberati dagli errori e dalle inquietudini,
dal timore e dall’ansia, dalle cupidigie,
da tutte le sozzure e da ogni affanno corporale,
dove si estende la terra dei viventi.
(S. Ambrogio)