Parrocchia S. Gerolamo Emiliani di Milano - Blog

Il Blog "Insieme per..." vuole proporre spunti di riflessione e di condivisione per costruire insieme e fare crescere la comunità della parrocchia di San Gerolamo Emiliani di Milano, contribuendo alla diffusione del messaggio evangelico.

domenica 5 aprile 2015

1070 - MARIA MADDALENA - 2

Cristo risorto con Maria Maddalena, Caltagirone
Maria Maddalena è giunta al sepolcro di buon mattino, ha visto con sorpresa la tomba vuota e resta presso il sepolcro a piangere perché il suo amico e Maestro è morto; si accontenterebbe di sapere dove l'hanno messo. Ella rappresenta l'umanità sempre alla ricerca di un salvatore, ma con una speranza inibita e ristretta, che non osa. La sua ricerca di Gesù è ancora molto umana: cerca Gesù tra i morti, dove non c'è. Sovente noi cerchiamo Dio dove non c'è, attraverso modelli di efficacia umana, di successo, di potere, di soddisfazioni facili.
La ricerca di Maria Maddalena è anche l'immagine di una società afflitta e smarrita, che desidererebbe almeno riflettere un poco, per comprendere le ragioni dei suoi mali, per vedere quali sono gli errori che ha commesso.
Gesù non è irritato dalla ricerca sbagliata e imperfetta della donna perché sa che in lei c'è molto amore e un profondo anelito. E, a un tratto, Maria Maddalena vede con i suoi occhi colui che non credeva più di vedere, ascolta una voce intensa che non avrebbe mai più pensato di udire, si sente chiamare per nome: «Maria! ».
È significativo che Gesù si riveli a lei non annunciandole l'evento che lo riguarda: "sono risorto, sono vivo", ma pronunciando il nome: "Maria!". Si tratta di una rivelazione personale, esistenziale, che infonde non solo la certezza che Cristo è vivo, bensì la coscienza di essere da lui conosciuta veramente, nella sua pienezza e dignità. Quello di Gesù è un appello discreto di libertà, espresso con il nome che indica meglio l'interiorità.
Così Gesù vuole incontrare ogni uomo: avvicinandosi, correggendo le ricerche incerte, confuse, maldestre, rivelando il suo amore e chiamando per nome. Ciascuno di noi può fare l'esperienza del Risorto, scoprirne i segni pur se sente nel cuore poca speranza e se sul suo volto scendono lacrime.
È nell'interiorità che possiamo scoprire l'amore di Dio; è dentro di noi che possiamo sentirci chiamati e restituiti alla nostra identità profonda, alla nostra vocazione di figli di Dio.
Carlo Maria Martini, Ritrovare se stessi.