Parrocchia S. Gerolamo Emiliani di Milano - Blog

Il Blog "Insieme per..." vuole proporre spunti di riflessione e di condivisione per costruire insieme e fare crescere la comunità della parrocchia di San Gerolamo Emiliani di Milano, contribuendo alla diffusione del messaggio evangelico.

lunedì 4 gennaio 2016

1149 - IL GIORNO DEI MAGI

Oggi è il giorno dei Magi. Quanti si affannano a cercare di dimostrare l’esistenza fisica dei Magi o il tragitto della stella4, identificata con questa o con quella cometa, sono ben lontani dall’incontrare Dio. I Magi, guidati dalla stella non è un racconto storico, ma un genere letterario teologico che afferma l’universalità della fede cristiana. Persistere nell’idea di identificare «la stella» significa restare chiusi nella dimensione «scientista» da favola, incapaci di apertura al mistero che l’ebreo Matteo vuole illustrare ai suoi lettori, cristiani provenienti dall’ebraismo, con i metodi dell’esegesi giudaica. I lettori di Mt sono abituati alla lettura sinagogale della Scrittu-ra attraverso il metodo esegetico del midrash, che illustra gli avvenimenti nuovi alla luce delle Scritture antiche, in base al principio che la «Scrittura spiega la Scrittura».
L’evangelista si preoccupa di vedere nella nascita una corrispondenza parallela con alcuni testi dell’AT allo scopo di individuare e descrivere in Gesù bambino i segni premonitori che indicano come in lui si siano realizzate tutte le vocazioni più importanti della storia d’Israele. Il Bambino Gesù non è forse il compimento della «speranza e la gloria d’Israele» (cf Ger 14,8; Lc 2,32)? San Leone Magno papa (440-461) ci dice che nell’Epifania «la grande massa delle genti» entra «nella famiglia dei Patriarchi» e ottiene la «dignità del popolo eletto» (Messale Romano, Veglia pasquale orazione dopo la 3a lettura). Nel giorno dell’Epifania, i Magi sono il volto di tutti i pagani e di tutte le genti che entrano nell’elezione d’Israele, con gli stessi diritti e doveri di Israele.
Celebrare l’Eucaristia è rivivere ogni domenica l’anelito dei Magi che, come Abramo, lasciano il loro paese, la loro patria, il loro padre (Gen 12,1-4) per venire ad adorare colui che si fa oggi e qui Parola e Pane per essere a disposizione di ciascuno di noi, a condizione che i doni portati siano il segno di un cuore universale, aperto all’avventura di Dio perché accogliente dell’esperienza umana, dovunque
essa sia vissuta o sofferta.
Paolo Farinella, prete – 06/01/2016 – Genova