Parrocchia S. Gerolamo Emiliani di Milano - Blog

Il Blog "Insieme per..." vuole proporre spunti di riflessione e di condivisione per costruire insieme e fare crescere la comunità della parrocchia di San Gerolamo Emiliani di Milano, contribuendo alla diffusione del messaggio evangelico.

venerdì 6 gennaio 2012

638 - IL BATTESIMO DEL SIGNORE

Sacro Monte di Varallo Sesia
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La prima domenica dopo il 6 gennaio è dedicata alla celebrazione del Battesimo del Signore come “epifania” o manifestazione di Gesù quale Figlio unico di Dio e salvatore del mondo. Con questa festa si conclude il tempo liturgico di Natale e prende quindi avvio quello “Dopo l’Epifania”.
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La presente festa è da comprendere in continuità con la grande solennità dell’Epifania celebrata il 6 gennaio. Il battesimo di Gesù è, in realtà, l’evento “epifanico” per eccellenza in quanto risultano coinvolte in esso le Tre Divine Persone. La preghiera liturgica ambrosiana ama mettere in luce il ruolo delle singole Persone Divine nel battesimo al Giordano a iniziare dal Padre che in esso ha «manifestato il Salvatore degli uomini» e si è rivelato «padre della luce» (Prefazio I). Il Padre dunque è il protagonista di ciò che avviene sulle rive del Giordano. È Lui, infatti, a «schiudere i cieli» mentre il Figlio si immergeva nelle sue acque che vengono così “consacrate”. È Dio, il Padre che in esse ha «vinto le potenze del male» e ha indicato «il Figlio unigenito, su cui in forma di colomba era apparso lo Spirito Santo» (Prefazio I). Ed è proprio la solenne proclamazione e indicazione di Gesù come il Figlio, quello unico, quello amato, il vertice della rivelazione trinitaria al Giordano.
In lui si adempie la parola profetica relativa al popolo d’Israele costituito da Dio «testimone fra i popoli, principe e sovrano sulle nazioni» (Lettura). Gesù, dunque, è punto di convergenza attorno al quale nei disegni divini i popoli e le nazioni tutte della terra sono destinate a radunarsi. Si tratta di un mirabile progetto ideato nel cuore della Trinità e ora visibile e riscontrabile nettamente nel Figlio unico mandato nel mondo a portare il “compiacimento” ovvero la benevolenza di Dio del quale Egli è detentore e dispensatore.
In lui l’umanità intera che ancora oggi si presenta divisa e lacerata è destinata a diventare una sola cosa! È quanto ha scritto l’Apostolo nell’Epistola oggi proclamata: «Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini». L’Apostolo, è vero, si riferisce al popolo d’Israele , i vicini e ai popoli pagani , i lontani!
In realtà viene aperta una prospettiva di ricomposizione dell’umanità in «un solo uomo nuovo» che è appunto il Signore Gesù, anzi «in un solo corpo» che è quello formato da lui e dall’intera umanità. Di tutto ciò i credenti cominciano a fare reale esperienza nella partecipazione ai sacramenti pasquali del Battesimo e dell’Eucaristia.
L’acqua del Battesimo, da Dio benedetta «mediante la santificazione dello Spirito» offre ai credenti la remissione di ogni peccato e genera figli di Dio, destinati alla vita eterna. Ciò che avviene per quanti con fede si immergono nell’acqua battesimale è davvero straordinario: «Erano nati secondo la carne, camminavano per la colpa verso la morte; ora la vita divina li accoglie e li conduce alla gloria dei cieli» (Prefazio), che consiste esattamente nella rigenerazione a figli di Dio nell’Unico Figlio. Partecipando quindi alla mensa eucaristica del suo Corpo e del suo Sangue, «sacrificio perfetto che ha purificato il mondo da ogni colpa» (Orazione Sui Doni), osiamo domandare al Padre del cielo di renderci «fedeli discepoli del tuo Figlio unigenito perché possiamo dirci con verità ed essere realmente tuoi figli» (Orazione Dopo la Comunione). Saremo allora credibili nell’annunciare il messaggio orante che contiene il significato profondo dell’Epifania al Giordano: «Tutto il mondo è santificato nel battesimo di Cristo e sono rimessi i nostri peccati. Purifichiamoci tutti nell’acqua e nello Spirito» (Canto Alla Comunione).
Alberto Fusi