Dacci, Signore, quella PACE inquieta
che denuncia la pace dei cimiteri
e la pace degli abbondanti guadagni.
Dacci la PACE che ci scuote con l’urgenza del REGNO.
La PACE che ci invade, con il vento dello SPIRITO,
l’abitudine e la paura, il riposo delle spiagge e la preghiera di rifugio.
La PACE della fame di Giustizia,
la PACE della Libertá conquistata,
la PACE che diventa “nostra” senza recinti né frontiere,
che tanto é “Shalom” come “Salam”, perdono, ritorno, abbraccio...
Dacci la tua PACE,
questa PACE marginale che balbetta in Betlemme
e agonizza sulla Croce e trionfa nella Pasqua.
Dacci, Signore, quella PACE inquieta che non ci lascia in pace!
(Mons. Pedro Casaldaliga)
che denuncia la pace dei cimiteri
e la pace degli abbondanti guadagni.
Dacci la PACE che ci scuote con l’urgenza del REGNO.
La PACE che ci invade, con il vento dello SPIRITO,
l’abitudine e la paura, il riposo delle spiagge e la preghiera di rifugio.
La PACE della fame di Giustizia,
la PACE della Libertá conquistata,
la PACE che diventa “nostra” senza recinti né frontiere,
che tanto é “Shalom” come “Salam”, perdono, ritorno, abbraccio...
Dacci la tua PACE,
questa PACE marginale che balbetta in Betlemme
e agonizza sulla Croce e trionfa nella Pasqua.
Dacci, Signore, quella PACE inquieta che non ci lascia in pace!
(Mons. Pedro Casaldaliga)