Parrocchia S. Gerolamo Emiliani di Milano - Blog

Il Blog "Insieme per..." vuole proporre spunti di riflessione e di condivisione per costruire insieme e fare crescere la comunità della parrocchia di San Gerolamo Emiliani di Milano, contribuendo alla diffusione del messaggio evangelico.

sabato 2 giugno 2012

694 - DOMENICA DELLA SS TRINITA'

La presente solennità ci riporta ancora una volta nel cuore della rivelazione di Dio e dell’inaccessibile mistero del suo Volto offerto al mondo dal suo Verbo invisibile venuto tra noi come uomo, come uno di noi, Cristo Gesù, il Crocifisso, Risorto, costituito “Signore”.Egli, una volta ritornato a Dio, dal quale era venuto, ha dato alla comunità dei credenti lo Spirito Santo che gli rende testimonianza (Vangelo: Giovanni 15,26).
Lo Spirito Santo apre infatti l’intelligenza e il cuore dei discepoli alla comprensione del mistero del Figlio, della sua parola di rivelatore unico di Dio e delle sue opere che attestano la sua origine da Dio, da lui chiamato Padre! Di questa intelligenza abbiamo bisogno perché l’uomo che vive «secondo la carne» (Epistola: Romani 8,5), basandosi cioè su di sé, non è in grado di comprendere e, dunque, di aderire con fede a quanto gli viene rivelato di Dio e del suo mistero.
Perciò, illuminati dallo Spirito che ci è stato donato, confessiamo integralmente la nostra fede che così si esprime nel cuore della celebrazione eucaristica: «Tu (Dio Padre) con il tuo unico Figlio e con lo Spirito Santo sei un solo Dio e un solo Signore, non nell’unità di una sola persona, ma nella Trinità di una sola sostanza. Quanto hai rivelato della tua gloria, noi lo crediamo e, con la stessa fede, senza differenze lo affermiamo del tuo unico Figlio e dello Spirito Santo.
Nel proclamare te Dio vero ed eterno noi adoriamo la Trinità delle Persone, l’unità della natura, l’uguaglianza nella maestà divina» (Prefazio). Lo stesso Spirito che ci illumina con l’intelligenza della fede, apre i nostri cuori all’indicibile: il Dio tre volte santo, invisibile, inaccessibile, il cui volto nessuno può vedere (Cfr. Lettura: Esodo 34,5), impenetrabile nel mistero della sua vita divina e che «gli angeli e gli arcangeli non cessano di esaltare», è il Dio «misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà, che conserva il suo amore per mille generazioni» (Esodo 34,6-7).
Il Dio che nel suo unico Figlio e nella grazia del suo Santo Spirito non solo ci libera dal potere del male, ma ci chiama a partecipare alla sua stessa Vita, rendendo continuamente tutto ciò alla nostra portata nella celebrazione della Morte e della Risurrezione del suo Unico Figlio, manifestazione suprema di lui «che è amore». In tutta verità, perciò, diciamo: «Sia lode al Padre che regna nei cieli e al Figlio che è sovrano con lui; cantino gloria allo Spirito Santo tutte le creature beate» (Canto Dopo il Vangelo).
A. Fusi