Parrocchia S. Gerolamo Emiliani di Milano - Blog

Il Blog "Insieme per..." vuole proporre spunti di riflessione e di condivisione per costruire insieme e fare crescere la comunità della parrocchia di San Gerolamo Emiliani di Milano, contribuendo alla diffusione del messaggio evangelico.

giovedì 20 marzo 2014

906 - IN CHI PONIAMO LA NOSTRA FIDUCIA?

Papa Francesco nell’omelia della Messa celebrata oggi, 20 marzo 2014, a Casa Santa Marta, ha posto a tutti una domanda: “in chi riponiamo la nostra fiducia?” Nel Signore o negli idoli di cui molte volte ci circondiamo? La lettura di Geremia 17, 5-10 ci mette in guardia su questo: «Maledetto l’uomo che confida nell’uomo, e pone nella carne il suo sostegno, allontanando il suo cuore dal Signore. Sarà come un tamerisco nella steppa». “Soltanto nel Signore – ha sottolineato Papa Francesco - è la nostra sicura fiducia. Altre fiducie non servono, non ci salvano, non ci danno vita, non ci danno gioia”. L’uomo che confida in se stesso, in una ideologia, che lascia il Signore da parte, non ha più orizzonti e accade quello che viene descritto nel Vangelo di Luca 16, 19-31: si perde il proprio nome, veniamo identificati per quello che possediamo, e l’egoismo prende il sopravvento, facendoci sprofondare nell’infelicità. Ma c’è sempre una possibilità di salvezza e sta in una parola: ‘Padre’. Il Signore risponde a questa invocazione con ‘Figlio’, ha detto il Papa, aggiungendo: “Lui sempre ci aspetta per aprire una porta che noi non vediamo”.
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Oggi, in questa giornata di Quaresima, ci farà bene domandarci: dove è la mia fiducia? Nel Signore o sono un pagano, che confido nelle cose, negli idoli che io ho fatto? Ancora ho nome o ho incominciato a perdere il nome e mi chiamo ‘Io’? Io, me, con me, per me, soltanto io? Per me, per me … sempre quell’egoismo: ‘Io’. Questo non ci dà salvezza”.
“Alla fine, alla fine, alla fine sempre c’è una possibilità. E quest’uomo, quando se ne è accorto che aveva perso il nome, aveva perso tutto, tutto, alza gli occhi e dice una sola parola: ‘Padre’. E la risposta di Dio è una sola parola: ‘Figlio!’. Se alcuni di noi nella vita, di tanto avere fiducia nell’uomo e in noi stessi, finiamo per perdere il nome, per perdere questa dignità, ancora c’è la possibilità di dire questa parola che è più che magica, è più, è forte: ‘Padre’. Lui sempre ci aspetta per aprire una porta che noi non vediamo e ci dirà: ‘Figlio’. Chiediamo al Signore la grazia che a tutti noi ci dia la saggezza di avere fiducia soltanto in Lui, non nelle cose, nelle forze umane, soltanto in Lui”.