Parrocchia S. Gerolamo Emiliani di Milano - Blog

Il Blog "Insieme per..." vuole proporre spunti di riflessione e di condivisione per costruire insieme e fare crescere la comunità della parrocchia di San Gerolamo Emiliani di Milano, contribuendo alla diffusione del messaggio evangelico.

sabato 20 settembre 2014

980 - IV DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI

"Il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo": è il cuore della liturgia odierna.Questo pane è Gesù, che ha condiviso la nostra esistenza e si è fatto garante dell'Alleanza definitiva tra Dio e l'uomo.
Il segno del pane richiama il dono totale del Signore: il pane è la stessa vita di Gesù. Come il pane è preparato per essere consumato, diventando nutrimento per colui che ne mangia, così quanti credono in Gesù sono destinati a vivere di Lui: "Io sono il pane della vita; chi viene a le non avrà fame e chi crede in me non avrà sede, mai!".

 Lettura di Isaia 63,19b-64,10
Alla gioia e al canto per il ritorno dall'esilio (dopo il 538 a.C.) subentra la delusione per la fatica della ripresa e lapaura che Dio stesso si sia stancato del suo popolo e l'abbia abbandonato alla sua malvagità. Un segno sembravano le rovine di Gerusalemme e del tempio. Il profeta rinnova la memoria delle opere antiche di Dio, descritte con efficaci immagini, e si appella alla sua paternità. Preghiera bellissima e sempre attuale, ma da arricchiere alla luce di Cristo.
 
Salmo 76: Vieni Signore a salvare il tuo popolo.
 
Epistola agli Ebrei 9,1-12
Ebrei cristiani erano tentati di ritornare alle tradizioni della vecchia legge e ai riti del tempio della Gerusalemme "presente", ossia terrena. Il brano ne richiama sommariamente alcuni; ma ne afferma la scarsa efficacia rispetto all'azione di Gesù: questi, venuto da un mondo celeste ed entrato nel vero santuario di Dio tramite il suo passaggio pasquale, produce una vera redenzione per tutti. Così egli inaugurò il mondo "futuro" e definitivo.
 
Vangelo di Giovanni 6,24-35
La moltiplicazione dei pani sucita interesse nella folla, ma Gesù invita ad andare oltre e a scoprirne il "segno": lui è il vero pane del cielo per una vita eterna. Lui, con la sua "carne" e il suo "sangue", con la sua parola che sazia e disseta più dell'antica divina Torah: questa, pur già nutriente, lasciava ancora "fame e sete" (Sir.24,21).
Pagina illuminante sul rapporto tra Ebraismo e Cristianesimo, tra Mosè e Gesù, anzi tra Gesù e il divino.