
Cassino risplendette una luce nuova, la quale non solo alimentata dalla dottrina e civiltà degli antichi popoli, ma anche fomentata dalla dottrina cristiana, illuminò popoli e nazioni erranti fuori strada e li richiamò e guidò sulla via della verità e della rettitudine...
In questo luogo Benedetto portò il regolamento della vita monastica a quel grado di perfezione cui già da molto tempo egli aveva mirato con le preghiere, con la meditazione e con l'esercizio della virtù. Questo veramente sembra sia stato lo speciale e principale compito affidatogli dalla divina Provvidenza: non tanto, cioè, di portare in occidente dall'oriente le regole della vita monastica, quanto di adattarle e proporzionarle genialmente alle inclinazioni, alle necessità, alle condizioni delle popolazioni dell'Italia e di tutta l'Europa. Ecco quindi per mezzo suo alla serenità della dottrina ascetica, che tanto rifioriva nei cenobi dell'oriente, accoppiarsi una instancabile attività, con cui diventa possibile, «comunicare agli altri le cose contemplate» e non solo produrre messi abbondanti di spighe da terreni incolti, ma anche maturare con apostolico sudore frutti spirituali.
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Enciclica « Fulgens radiatur » del 21/03/1947 di Pio XII