È impossibile cogliere la croce di Cristo, e la croce del cristiano, senza un cammino spirituale.
La croce non ha senso per chi confida solo nell’efficienza materiale, nei programmi tecnici, nei progetti sociali. Non ha senso per chi non vuole dare spazio alla vita interiore. La croce non dice niente, anzi fa ostacolo e crea difficoltà, per chi non sa aprirsi al mistero, per chi non accetta
La mancanza di profondi atteggiamenti spirituali tende dunque a rendere vano il messaggio della croce. Eppure la croce continua a stare davanti a noi: essa ci vuole dire qualcosa, se noi la contempliamo con amore. Se la guardiamo con stupore ed affetto, essa diventa grande, diventa attraente come il calore e divorante come il fuoco.
Gesù non ha inventato la croce. L’ha trovata sul proprio cammino, come ogni uomo. La novità che egli ha inventato è stata quella di mettere nella croce un germe di amore. Così la croce è diventata la strada che porta alla vita, messaggio d’amore, sorgente di calore trasformate per l’uomo.
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