Parrocchia S. Gerolamo Emiliani di Milano - Blog

Il Blog "Insieme per..." vuole proporre spunti di riflessione e di condivisione per costruire insieme e fare crescere la comunità della parrocchia di San Gerolamo Emiliani di Milano, contribuendo alla diffusione del messaggio evangelico.

martedì 14 luglio 2015

1083 - PIU' FORTI DEL TERRORE

Nel primo anniversario della caduta della città di Mosul nelle mani dello Stato islamico esce Più forti del terrore. I cristiani del Medio Oriente e la violenza dell’Isis (Editrice Missionaria Italiana), il nuovo libro del patriarca di Baghdad, Louis Raphaël Sako.
Figura di grande statura culturale, poliglotta, sostenitore del dialogo interreli-gioso, Sako racconta l’affermarsi militare dell’Isis in Iraq e la reazione della minoranza cristiana: «I nostri cristiani sono pronti a sacrificarsi per la loro fede. Ho molte testimonianze di giovani pronti a morire piuttosto di rinunciare alla loro fede».
Nel suo libro Sako offre la sua versione sul perché l’Isis operi in maniera così violenta, con decapitazioni, uccisioni di massa, fosse comuni: «L’ideologia dell’Isis è il risultato di un lavaggio del cervello. I suoi membri sono molto chiusi e si definiscono contro tutto. Contro la cultura. Contro il pluralismo. Distruggono tutto, fanno tabula rasa». Secondo Sako, l’obiettivo dell’Isis è «Svuotare non solo l’Iraq ma anche tutto il Medio Oriente della componente cristiana».
Di fronte a questa situazione cosa si deve fare? Il patriarca Sako risponde così: «Se si vuole sradicare questa organizzazione di fanatici, è necessario avere una forza via terra. In queste circostanze, fare la guerra è legittimo, lo stesso papa Francesco l’ha ricordato. È legittima difesa».
Sako precisa che sono «quelli che hanno creato questa situazione di caos» coloro che hanno più responsabilità verso il Medio oriente, in particolare gli Stati Uniti: «Gli americani che hanno invaso l’Iraq, cambiato il regime e annunciato che avrebbero portato i diritti dell’uomo e la democrazia e la libertà, dove sono? Dov’è la libertà? Dov’è la democrazia? Ora bisogna mantenere questo grande progetto e permettere a tutti i cittadini dell’Iraq di vivere dignitosamente».
(Zenit, 12 Giugno 2015)