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La giornata della solidarietà completa l’itinerario che ogni anno ci aiuta a riscoprire alla luce della fede i valori presenti nell’ambito dell’esperienza familiare, dell’accoglienza della vita, della sofferenza, della vita sociale. La solidarietà, pur richiamandoci anzitutto ai problemi concernenti il lavoro, ci esorta anche a uno stile di vita rinnovato, sobrio, realmente aperto agli altri. Dai problemi non soltanto sociali ma personali si esce insieme, nessuno di noi è un’isola, viviamo gli uni degli altri. Famiglia, vita e sofferenza vengono trasfigurate se vissute non soltanto nella prospettiva dell’impegno personale, ma in quella dell’unico dono di Dio che ci rende possibile – e per questo ci domanda – condivisione, nei passaggi lieti come in quelli ardui del vissuto. La solidarietà che oggi celebriamo è un invito a mettere al servizio altrui, specialmente di chi è nel bisogno, quanto siamo e possediamo: beni, tempo, competenze…
Oggi soprattutto
Quali altri aspetti della solidarietà sono richiesti a me, a noi, oggi?
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DOMENICA DEL “PERDONO”
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Prima lettura: Siracide 18,11-14
Il breve passo del Siracide rivela quale sia la ricchezza del perdono di Dio. Si intesse di pazienza, misericordia,compassione che sa vedere la pena e la sofferenza. E’ verso tutti, dona vita nuova attraverso la correzione, guida su cammini di bene.
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Salmo 102: Grande è la misericordia del Signore.
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Epistola: 2Corinti 2,5-11
Paolo ricorda la dimensione comunitaria del perdono. Come il peccato ricade non sui singoli rapporti, ma rattrista tutti, così l’amore che perdona edifica la comunità. Inoltre, solo una correzione fatta con benevolenza consente la guarigione del peccatore.
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Vangelo: Luca 19,1-10
Nella sua ricerca di Gesù, Zaccheo scopre di essere trovato da colui che è venuto a cercare e salvare ciò che era perduto. In Luca, è l’ultimo incontro che Gesù vive prima di entrare a Gerusalemme. Rivela il senso profondo della sua Pasqua.