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Il Signore Gesù non ci ha abbandonato, ma “nello slancio della sua Ascensione ha potentemente tratto con sé anche noi, liberandoci dalla schiavitù del peccato”. Questo mistero suscita in noi una rinnovata speranza e sostiene la nostra attesa del dono dello Spirito: “Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro, e vi manderò lo Spirito santo”.
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Lettura Atti 1,6-13a: “Verrà allo stesso modo…” annunciano gli angeli. Contemplare il Signore che ascende al cielo significa al tempo stesso attendere la sua venuta. Questi gli atteggiamenti da vivere nell’attesa: riunirsi in comunione, ricevere lo Spirito e diventare testimoni.
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Salmo 46: Ascende il Signore tra canti di gioia.
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Epistola Efesini 4,7-13: Entrato nella piena comunione con il Padre attraverso la sua Pasqua, il Signore può ora elargire con abbondanza i suoi doni agli uomini. Il dono per eccellenza è lo Spirito santo, che si manifesta nei diversi carismi e ministeri che suscita nella chiesa.
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Vangelo Luca 24,36-53. Spiegando le Scritture, Gesù mostra che il loro complimento include la testimonianza dei discepoli. Il compimento è la Pasqua annunciata fino ai confini della terra. Il Signore ascende, ma la sua benedizione rimane a sostenere la nostra testimonianza.