Parrocchia S. Gerolamo Emiliani di Milano - Blog

Il Blog "Insieme per..." vuole proporre spunti di riflessione e di condivisione per costruire insieme e fare crescere la comunità della parrocchia di San Gerolamo Emiliani di Milano, contribuendo alla diffusione del messaggio evangelico.

mercoledì 10 marzo 2010

254 - IO SONO LA VERITA’

La verità è debole. Debole in sé, perché basta poco per oscurarla e ferirla, è debole in noi perché la nostra fragilità la rimette continuamente in questione. È così facile sporcare una sorgente d’acqua: basta buttarci una manata di terra.

È così facile prendere il pane e banalizzarlo, buttarlo via per la strada.

È così facile chiudere gli occhi e non vedere la luce. È così facile, purtroppo, è così tragicamente facile, sopprimere la vita: basta poco, basta un gesto, basta un momento di odio, basta un’arma in mano, basta una siringa, bastano pochissime cose per sopprimere una vita.

La verità è fragile. Fragile come è fragile l’acqua che passa nella terra e che ciascuno può

calpestare, è fragile come il pane che si butta via, è fragile come la luce che si può non vedere, ed è fragile come la vita che si può ferire ed uccidere. È fragile non soltanto in sé stessa, ma è fragile perché è messa in mani fragili, perché è messa – come dice San Paolo – in vasi d’argilla che siamo noi. È fragile perché continuamente può essere rotta, spezzata, calpestata, dimenticata, tradita.

Nasce allora spontanea una preghiera: “Chi ci darà questa acqua sorgiva che non viene mai meno? Chi ci darà il pane semplice del nutrimento quotidiano di cui possiamo cibarci ogni giorno e che possiamo spezzare ai fratelli? Chi ci darà questa chiarezza come quella della luce di fronte alla quale non chiudiamo gli occhi? E chi ci darà la potenza della vita?”

Ed ecco che il Signore ci risponde e ci dice: “Io sono l’acqua viva, io sono il pane di vita, io sono la luce, io sono la risurrezione e la vita. Io sono l’acqua viva che non viene mai meno e che toglie ogni sete, io sono l’acqua che zampilla per la vita eterna. Io sono il pane di vita: chi ne mangia non muore. Io sono la luce che risplende tra le tenebre e che le tenebre non possono coprire. Io sono la risurrezione e la vita, chi crede in me, anche se morto, vivrà e chi vive e crede in me avrà la vita eterna”.

Cardinale Carlo Maria Martini, Veglia in Traditione Symboli 1980)